
L’architetto Massimo Trevisan ci propone una sua ipotesi sugli interventi dello Scamozzi a Monselice per i Duodo, soffermandosi in particolare sulla villa della Rocca e avanzando l’ipotesi che la progettazione del vicentino abbia, qui, riguardato non solo la realizzazione degli edifici (palazzo e chiesette) ma anche la sistemazione complessiva degli spazi esterni. Basandosi sulla rilettura del materiale già esistente ed in particolare della bella stampa seicentesca di De Angelis – Guerra, si cerca di ricostruire la fisionomia del complesso prima degli interventi di Alvise Duodo e di rintracciarvi il fil rouge predisposto dall’ architetto per cucire assieme i diversi (e per certi versi contraddittori) episodi che lo compongono.

Nella seconda parte del saggio si ricostruisce, per via di esemplificazioni tratte dall’edilizia storica monselicense, la fortuna di cui godette nel XVII secolo l’architettura dello Scamozzi. Si evidenzia la presenza in numerosi edifici di dettagli architettonici che mostrano forti somiglianze ed affinità con l’architettura della Villa Duodo, tanto da far pensare che da essa discendano direttamente, a causa del prestigio goduto sia dalla Famiglia Duodo che dallo stesso Scamozzi.
Il testo in PDF del saggio dell’architetto Massimo Trevisan citato Scamozzi a Monselice
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