Lorenzo Marini, la carriera e la pubblicità

I padovani si raccontano «Libri, arte e pubblicità: creativo fin da bambino» Tratto da un articolo di Giovanni Brunoro x il Gazzettino di Padova. ►Lorenzo Marini di Monselice ha dato vita a spot più iconici, ma è anche scrittore e disegnatore l suoi lavori lo hanno portato in tutti i continenti tra i Oggi esplora la Type Art, la riscoperta delle lettere LA CARRIERAPremi prestigiosi e mostre con migliaia di visitatori.  Lorenzo Marini è un artista Italiano che vive e lavora fra Milano, Los Angeles e New York. Ha frequentato l’Accademia di Belle arti di Venezia con Emilio Vedova, ma si è laureato in architettura e ha lavorato nel mondo della pubblicità per trent’anni. Nel 2016 ha un’intuizione artistica che io porta a celebrare la bellezza delle lettere e nel 2017, forte di un ampio consenso, crea il “Manifesto per la liberazione delle lettere” diventando il caposcuola di una nuova forma d’arte: quella di dedicare a ogni singola lettera dell’alfabeto un’opera, liberando cosi le lettere dall’obbligo della funzione, per celebramela pura bellezza intrinseca. Le opere pittoriche di Marini possono essere lette come la traduzione in Contemporary Art di campagne pubblici farle, con una rigorosa logica degli spazi e degli equilibri nella sua prima ricerca sui visual. Nel la seconda fase artistica, possono essere lette come un pensiero rivoluzionario sulla bellezza pop dell’alfabeto contemporaneo. Nel 2021.1a sua mostra “Di Segni e di Sogni” a Siena vince il premio Avi per la mostra di Contemporary Art più visitata dell’anno, con oltre 45mila ingressi. […]

Lorenzo Marini in mostra a Venezia dal 24 giugno al 30 agosto 2020

E’ aperta dal 24 giugno al 30 agosto 2020 la mostra d’arte:  “Dal silenzio alla parola” sul percorso dell’illustre concittadino Lorenzo Marini (Monselice, 1958), fondatore della “TypeArt” e della “Type Visual”. Ogni elemento tradizionale delle lettere dell’alfabeto si presta a essere riletto dallo spirito creativo di Marini attraverso una ricerca a tutto campo. Ad esempio dall’ironia della piuma (lettera F) passa all’eleganza dell’incastro (lettera O) per includere la pennellata ispirata all’ideogramma orientale (lettera J). Brio e leggerezza, diventano parole chiave di questo alfabeto che propone l’arte come miglior antidoto contro noia e stress, dimostrando che anche gli aspetti della vita più scontati e consolidati si possono reinventare in modi prima impensati e impensabili. Le trenta opere in mostra negli spazi della “Fondazione Bevilacqua La Masa” dimostrano che bisogna ripartire dall’arte e dal bello. L’arte è per Marini un percorso di ricerca volto a trovare la ‘Parola’, quel senso che riesce a colmare ogni giorno il ‘silenzio’ della vita quotidiana. Con la sua opera-alfabeto dedicata a Venezia in cui è ricostruito un alfabeto partendo dalla rilettura dei simboli della città, l’artista è riuscito a cogliere pienamente il carattere veneziano, pieno di contrasti per il suo essere da sempre crocevia di mondi diversi. La mostra parte dalle opere concettuali degli anni Novanta, passando per il Manifesto per la Liberazione delle Lettere e concludendosi con AlphaCube, in cui l’artista crea un’opera profonda e interattiva. La sintesi dell’unione tra forma e contenuto, in continuo divenire, è stato raggiunto da Marini quando ha fuso il […]