La peste manzoniana nell’arte a Monselice e a Este

Tra il 1629 ed il 1631 nel nord Italia fece la sua comparsa la peste. Fu un momento di distruzione che falcidiò quasi un terzo della popolazione, reso celebre per il racconto del Manzoni nei Promessi Sposi. La tragedia ha da sempre sollecitato i pittori. Proponiamo un ( irriverente) confronto tra il nostro Bonatti e il + quotato Tiepolo autore a Este di una tela famosissima sullo stesso argomento.

 

 

La prima opera nella foto ( ma non è l’unica) è da attribuire al pittore locale Pietro Bonatti (1833-1907). Il quadro è intitolato ‘Cacciata della peste da Monselice’, eseguito nel 1886. In primo piano immaginiamo sia San Sabino che invoca la Madonna. In basso la triste immagine della Rocca già devastata dalle cave. L’opera è custodita nel Duomo di Monselice.

Sul pittore Bonatti vedi [ clicca qui…]

Sulla paternità dell’opera vedi [ Clicca qui…,,]

 

 

 

Sopra la famosissima tela del Tiepolo nella quale santa Tecla prega l’eterno padre per far terminare la peste a Este. Si può vedere nel Duomo estense.

Il dramma e la paura della popolazione sono stati enormi, nei quadri la preghiera ai santi protettori per invocare la protezione del cielo. La stessa situazione si è ripetuta con il covid pochi anni fa .

Lasciamo a voi ogni commento, sicuramente meritano una visita

 


© 2025 a cura di Flaviano Rossetto

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