Gino Pesavento è nato a Monselice il 30 Luglio 1905, morirà a Rapallo nel 1984. Purtroppo non abbiamo sue immagini, sappiamo però che è stato un geniale grafico pubblicitario e scrittore eccellente. Gino esordisce come free lance nel mondo della pubblicità a Parigi nel 1928 e poi si trasferisce a Bruxelles. Nel 1932, rientrato in Italia, diventa direttore sviluppo dei periodici della Saev di Lotario Vecchi, con particolare attenzione al nascente settore per la gioventù. Come talent scout porta in casa editrice il giovane Gianluigi Bonelli detto Gino, come lui. Mantiene comunque i contatti con il mondo della pubblicità e in quegli stessi anni collabora con lo studio Navarra, lo studio Dalmonte di Luigi Dal Monte e la Ima.
Nel 1944, in piena Repubblica Sociale, insieme al giornalista e linguista Ado Gabrielli, rileva la Editoriale Ultra, che era stata fondata da Francesco Palumbo nel 1934 e che dopo soli due anni aveva avviato la procedura di fallimento. Nella gestione di Palumbo in catalogo trovavano spazio collane librarie e il periodico I FILMI APPASSIONANTI, che ospitava novelization di Maria Cecchi Bertone.
Pesavento dà nuovo impulso all’attività editoriale della Ultra con titoli di pregio le cui copertine si distinguono per una particolare raffinatezza grafica. Sono di Carlo Dradi, uno dei fondatori del movimento Campo Grafico, quelle della collana Narratori di ieri e di oggi mentre è di Bruno Munari la cura grafica e redazionale del Catalogo Illustrato dell’Umorismo. Ervino Pocar cura invece la traduzione e la redazione di “In pieno sole” del tedesco Theodor Storm. Per Il flauto di Pan, Biblioteca del viver sapiente, scrivono lo stesso Gabrielli e il futuro editore Aldo Palazzi. Dal 1945 al 1946 è attivo anche nel campo del fumetto, con il marchio Edizioni U.P. – Ultra Pesavento – porta in edicola TESTA DI MARMO che vi resterà per ventidue uscite, in parte pubblicate come M.I.P.E. e poi dalle Grafiche Auria. Le avventure di questo baldo giovane dalla testa dura come un ariete sono scritte da Cesare Solini e disegnate da Carlo Cossio. Nel 1947 assieme a Sergio Franciscone crea la Ultra Pubblicità con la quale partecipa a diversi concorsi. Nel 1952, sciolta la società con Franciscone, fonda la Spinta pubblicità con Lubatti e Cravenna.
E’ stato autore di molti libri tra i quali “Lo scrittore di pubblicità”, Milano, 1956; “Chi è in pubblicità”, Milano 1956, scritto con Antonio Palieri; “Il copywriter, oggi” (edizione ampliata e aggiornata di “Lo scrittore di pubblicità”) Milano, 1967: “La tecnica pubblicitaria di domani”, Milano 1970. Nel 1973 pubblica per Bietti “La ragazza che direde” e nel 1974 per Campironi “Pubblicità che ride” (con prefazione di Franco Michiara). Infine nel 1977 scrive il ricordo di un grande amico, “Il grafico Dradi”, Milano, 1977.
Pesavento viene insignito del premio “Vita di Pubblicitario 1968”. Sua la celebre pubblicità del Doppio brodo Star – chi non ricorda il gingle di Carosello “”Se ti resta ancor un dubbio tanto semplice è provar, la minestra vale il doppio con il doppio Brodo Star”? – per la quale è ritenuto il più grande consulente creativo-strategico italiano.
Bibliografia
“Vita di pubblicitario 1968”, La Stampa. 20 luglio1968, n. 166, pag. 14;
Falabrino G.L., “Effimera & Bella. Storia della pubblicità italiana Venezia 1691 – Roma 2001”, Milano 2001, pag 185;
Colella D.,” La consulenza strategico-creativa di comunicazione. Un potente strumento di sviluppo commerciale per le aziende”, Milano 2002, pag 23.
Caccia Patrizia (a cura di ), “Editori a Milano (1900-1945) Repertorio”, Milano 2013, p.313
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