Sono state recuperate – in questi giorni – alcune foto della Pieve di Santa Giustina prima dei grandi restauri compiuti a partire dagli anni ’20 del secolo scorso. Come vedete dalla foto la situazione era completamente diversa. Un pesante soffitto, del 1787, riduceva l’altezza della chiesa. Sui lati della navata c’erano due altari e alla fine troviamo il coro e l’organo. Il pulpito è stato spostato nella laterale di sinistra. Naturalmente sono in corso alcune indagini sulle foto rinvenute per fugare ogni dubbio, tanti sono stati i lavori nella vecchia chiesa per riportarla al suo aspetto originario. Qui sotto il testo con il quale il Carturan, nelle sue memorie, racconta i lavori nella Pieve : Agli inizi degli anni venti sorge a Monselice un Comitato degli amici dei monumenti presieduto da E. Uccelli, avente lo scopo di valorizzare il patrimonio architettonico della cittadina. Tale Comitato manda petizioni all’amministrazione comunale, sensibilizza l’opinione pubblica con numerosi articoli sui quotidiani, si dà da fare in tutti i modi perché gli edifici storici vengano salvati dal grave degrado. Così, quando il restauro del Duomo Vecchio, nel 1926 appunto, è già in fase avanzata, Uccelli scrive un lungo articolo su “Il Veneto” informando tra l’altro che tra le pietre della facciata è stata scoperta una statua di molto probabile origine barbara. Negli stessi giorni anche il settimanale cattolico “La difesa del popolo” dedica un pezzo all’antica chiesa, pezzo che val la pena trascrivere integralmente: “Restituita la facciata del nostro Duomo nelle pure linee dello stile romanico […]