Parte la 748° Fiera dei Santi a Monselice: Storia e tradizione

Nella foto una bella panoramica della fiera dei santi sul campo della fiera anni 1940 circa ? (sullo sfondo si nota il solario la cui costruzione è iniziata nel 1934 e inaugurato nel 1936)
Negli statuti di Padova troviamo la prima notizia certa della realizzazione della Fiera dei Santi a Monselice, sicuramente esisteva anche prima, ma non riusciamo a trovare altra documentazione certa.
IL NUMERO DELLE EDIZIONI DELLA FIERA
Negli statuti padovani troviamo la nostra fiera citata nel 1275. Fatti un po’ di conti 2023 – 1275 = 748 quindi quest’anno ricorre (approssimativamente) la 748^ edizione della fiera. Qualcuno obietterà che in qualche anno la fiera è saltata (guerre e pestilenze), ma è anche vero che in alcuni periodi storici l’avvenimento si svolgeva in due date annuali. In ogni caso l’evento segnava la storia della nostra città che si approvvigionava di ogni cosa per affrontare l’inverno.
Contadina al mercato in costume settecentesco
IL DOCUMENTO
Il podestà Padovano Roberto de’ Roberti ( negli statuti della città di Padova) regolamentò le fiere sul territorio padovano. Ecco il testo delle sue disposizioni che riguardano, tra le altre, anche quella di Monselice:
…..Stabiliamo che alle fiere di S. Prosdocimo e di S. Giustina si tengono in Prato della Valle siano posti due capitani con 40 custodi e non di più, i quali abbiano ciascuno 5 soldi al giorno. E non possano percepire lo stipendio per un periodo superiore ai sette giorni, e cioè nei giorni precedenti la festa, nei tre giorni seguenti e in quello della festa stessa. In questi sette giorni sono tenuti a risiedere continui nello stesso Prato e durante ogni notte almeno metà degli stessi facciano buona custodia. E alla fiera di s. Maria in settembre che si tiene nella piazza d’Este, alla fiera di tutti i santi che si tiene nella rocca di Monselice… si mandino solamente un giudice, un console, un notaio dei consoli, un notaio dei giudici del Palazzo e due cursori per ogni fiera. I predetti giudice e console ricevano ciascuno per stipendio dal comune 14 soldi soltanto per ogni giorno e possano condurre due cavalli con uno scudiero ciascuno. E i notai ricevano ciascuno 7 soldi al giorno con un cavallo a testa e altrettanto ciascuno dei cursori. E i predetti non possano venire pagati per più di cinque giorni.
Mostra agricola e artigiana nell’area del canapificio (via Piave) 1948
COME SI SVOLGEVA
Da questa nota si apprende che nel 1275 la fiera degli Ognissanti era già in vigore ed era controllata dalla città di Padova che garantiva il buon funzionamento mandandovi propri funzionari per 5 giorni tra questi: un giudice, un console e due cursori et. I giudici padovani cercavano di redimere alcune liti in corso sulle proprietà private (confini, passaggi, affitti), mentre i notai annottavano le vendite di case e terreni. Moltissimi i matrimoni che venivano ufficializzati con la stipula di contatti che definivano le proprietà che i futuri coniugi portavano in dote.
Il commercio consisteva nella vendita di panni (stoffe) e abbigliamento pesante per l’inverno che venivano pagato con i frutti della terra. Tante le bancherelle che vendevano attrezzi x i lavori agricoli e sementi. Moltissime le bestie e animali da cortile che venivano venduti o scambiati.
La fiera era ‘franca‘ ovvero chi portava i prodotti in città non pagava il dazio alle porte cittadine. Per intenderci sarebbe come se durante la fiera dei prossimi giorni non si pagasse l’IVA.
Possiamo supporre che vi partecipassero moltissimi forestieri provenienti dai paesi limitrofi attirati dalle agevolazioni fiscali. Con loro arrivavano venditori di ogni cosa, biscazzieri, farmacisti improvvisati e furfanti. Monselice era piena di carretti trainati da asini e cavalli, portavano merci da vendere e persone da ogni angolo della Bassa padovana. Tutti volevano partecipare alla grande festa, per i più piccoli c’erano le giostre animate dal lento giro di pazienti animali e tanti saltimbanchi e attori improvvisati.
Per tutti c’erano trippe, pesce, vino e tante minestre di ogni tipo e prezzo.
Una fiera storica – autentica – che dura, con alterne fortune, da ben 8 secoli, con franchigia dai dazi per le merci. Non inventata, non costruita a favore del turismo dalle locali Pro Loco, ma istituita nel medioevo per agevolare il commercio dei contadini della Bassa Padovana.
Nella foto di copertina una bella panoramica della fiera dei santi sul campo della fiera anni 1940 circa ? (sullo sfondo si nota il solario la cui costruzione è iniziata nel 1934 e inaugurato nel 1936)
CONSUNTIVO

I numeri della Fiera dei Santi edizione 2023:

40 espositori in fiera agricola

43 attrazioni – giostre

275 espositori – bancarelle

60.000 presenze il 1 novembre

Flaviano Rossetto x Vecchia Monselice
Monselice 23 ottobre 2023

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