Come le strope. Storie di ambientalismo nel Veneto e nella Bassa padovana.

Francesco Miazzi vive a Monselice (PD) dove attualmente copre il ruolo di portavoce del Comitato popolare “lasciateci respirare” e di Consigliere Comunale per la lista civica “Ambiente e Società”. Dal 1984 al 2022 ha svolto il lavoro di insegnante in vari ordini di scuola. E’ un attivista nel Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Parco dei Colli Euganei che in questi anni si è mobilitato in difesa del Parco.
L’idea del libro nasce attorno alla volontà di raccontare in particolare l’esperienza dei quasi trent’anni del Comitato
Popolare Lasciateci Respirare, inserendola nel contesto regionale e locale, nelle riflessioni sui grandi temi e nodi ambientali. É un lavoro collettivo volto a descrivere le contraddizioni del modello veneto di sviluppo dal punto di vista ambientale, basandosi su fatti

Come le strope” è il titolo del libro curato da Francesco Miazzi per il Comitato Lasciateci Respirare, che racconta Ie “storie” di ambientalismo nel Veneto e nella Bassa Padovana”. Un volume di 400 pagine che vuole essere testimonianza e messaggio di speranza, che raccoglie storie che non devono essere perdute, scritte dalle penne del giornalismo impegnato, da cittadini, da docenti universitari, da sindacalisti, da associazioni, da mamme, in un racconto collettivo di chi difronte alle ingiustizie e all’inquinamento della sua terra, aria ed acqua non si è voltato dall’altra parte.

«L’idea del libro nasce attorno alla volontà di raccontare in particolare l’esperienza dei quasi trent’anni del Comitato Popolare Lasciateci Respirare, inserendola però nel contesto regionale e locale. nelle riflessioni sui grandi temi e nodi ambientali» spiega Miazzi. «Ci hanno aiutato in questo le tante persone con le quali abbiamo collaborato e intessuto rapporti in questi decenni». Francesco Jori, Renzo Mazzaro Gianfranco Bettin, Fulvio Ervas, Gianni Belloni e Alessandro Tasinato, con i loro contributi aiutano a capire come sia cambiato il Veneto negli ultimi cinquant’anni quale sia stato il tributo in termini di salute, di risorse e paesaggio che i cittadini hanno dovuto pagare per essere definiti “locomotiva del Nordest” quali trasformazioni hanno portato nella convivenza sociale i cosiddetti fenomeni come l’infiltrazione mafiosa, la corruzione, l’immigrazione.

Le battaglie ambientali invece sono narrate dalle “voci dei territori”, dalle tante esperienze associative sorte e operanti in questi decenni nella bassa padovana» continua Miazzi. Cementerie, discariche, acque intrise di Pfas tentativi di incenerimento dei rifiuti e di rimodernamento del Parco Colli, elettrodotti. I protagonisti dei capitoli del volume, assumono le caratteristiche di resistenza e di legami delle strope – ma anche di quelli dell’uso punitivo di questi rami:  “la vis-cia” utilizzata per punire chi inquina.

Un volume che raccoglie memorie e vicende perché non vadano perdute. Anche per far capire ai giovani che stanno vedendo il nostro mondo andare sull’orlo del baratro, che non tutti si sono girati dall’altra parte, in molti hanno cercato di fare II possibile per fermare la deriva e invertire la rotta». Un messaggio di speranza racchiuso in 400 pagine per chi sta cercando dl sollevare le coscienze dai tempi in cui l’ambientalismo non era ancora in auge: «Non arrendetevi ai grandi poteri, siate decisi e determinati nel difendere la vostra terra, siate resistenti, siate come le strope!» conclude Miazzi. (GIADA ZANDONA)

Sul libro è stato realizzato un servizio andato in onda al tg3veneto dell’8 gennaio 2024. …

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