Mercoledi 15 dicembre 2021 presso l’aula Businaro del Castello di Monselice la Fondazione Giorgio Cini ha presentato il volume “Lo specchio del gusto. Vittorio Cini e il collezionismo d’arte antica nel Novecento”, curato da Luca Massimo Barbero, Direttore dell’istituto di Storia dell’ArtE. Il volume edito da Marsilio (Venezia 2021) raccoglie gli atti del convegno ospitato a San Giorgio nel 2017 e dedicato alla figura del grande mecenate, fra i più raffinati collezionisti di arte antica del secolo scorso.
Nell’ambito dell’evento la storica dell’arte dott. Antonella Chiodo ha relazionato sui lavori di restauro del castello compiuti da Vittorio Cini sotto la guida dell’architetto Nino Barbantini. Il progetto di restauro prevedeva la trasformazione dell’antico maniero in un luogo di rappresentanza del giovane capitano dell’industria Vittorio Cini. I lavori iniziarono nel 1935 e terminarono nel 1937. Contemporaneamente iniziò l’arredamento del castello con acquisti mirati di mobili antichi, libri, quadri e statue, in parte ancora presenti qui a Monselice. La dotta relazione è stata accompagnata dalla proiezione di foto dell’epoca con i due protagonisti in primo piano.
Sembra che celebre diva del cinema muto Lida Borelli – moglie del Cini – abbia sponsorizzato i lavori di restauro del castello, dove anch’essa soggiornò a lungo.
Tra le persone che si sono interessate ai restauri la dott. Chiodo ha citato anche George Orson Welles (attore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e produttore) che nel 1949 è giunto nella biblioteca di Monselice per consultare il libro sul castello curato dall’architetto Nino Barbantini
E’ stata una interessante iniziativa che ha fatto luce su importanti aspetti della storia del castello di Monselice, di cui andiamo fieri.