I colli euganei, del pittore monselicense Antonio Zerbetto

I COLLI EUGANEI DEL PITTORE MONSELICENSE ANTONIO ZERBETTO E’ aperta fino a domenica 4 giugno 2023 ( solo di sabato e Domenica), nella Torretta di piazza Ossicella, la mostra intitolata ‘LUCE E NATURA’ nella quale il pittore Antonio Zerbetto ha raccolto le sue + belle opere ambientate sui Colli euganei. Nato nel 1942, Antonio ha imprigionato i colori e l’atmosfera che ci circonda utilizzando con abilità e senso cromatico pennelli e spatola. I soggetti preferiti sono i paesaggi euganei, i vigneti, i frutti della terra, i campi di granoturco colti nella loro semplicità e caducità. Tutto sembra immobile e fermo, uno spazio senza tempo e colorato nei quali l’anima del visitatore può trovare un po’ di pace. Bravo Antonio, mostra da vedere, senza fretta però. Monselice 27 maggio 2023 © 2023 a cura di Flaviano Rossetto  per  https://www.ossicella.it/ Per la storia di Monselice https://www.monseliceantica.it/ Contatti e info flaviano.rossetto@ossicella.it https://www.facebook.com/flaviano.rossetto

Antonio Zerbetto

Il pittore monselicense Antonio Zerbetto

L’ambito dell’evento ‘Fideuram incontra l’arte’ domenica 30 maggio 2018 il pittore monselicense Antonio Zerbetto ha realizzato una bella mostra nei locali l’omonima banca di Monselice. Erano esposti una trentina di tele che rappresentavano il meglio della sua produzione artistica. In una bella scheda dal titolo ‘Una Spontaneità espressiva dal fascino avvincente’, Renato Lamperini dice di Antonio Zerbetto: La ricchezza dei toni cromatici che caratterizza i paesaggi di Antonio Zerbetto e sovente pervasa da una forte malinconia la quale, spesso, rasenta una profonda ed infinita tristezza. Il gusto dei rapporti coloristici tonali o le armoniche stesure, quali elementi che rappresentano sovente lo scenario della natura, non danneggiano l’effetto ma anzi questo latente rifiuto ad ogni eccesso di sensibilitalismo gioioso, dona un carattere di omogeneità formale all’opera. La connaturazione del paesaggio nella particolare atmosfera, la quale rispecchia più i momenti emotivi di struggimento piuttosto che l’ambiente reale della natura, diventa fluttuante, indistinta ed immersa in una sorta di evocazione di ricordi, di remote memorie, ponendo una sottilissima trama, un velo trasparente sulle luminosità compositive e, in questo lento e pacato fluire dei sentimenti, nessun colore ottiene il sopravvento o prevale nella composizione pittorica. Oserei dire che il paesaggio, in determinati momenti, si rivela come un ambiente-rifugio ideale dove la luce, fonte di vita, viene filtrata e poi gradatamente assorbita dalle ombre in una trasfigurazione lirica e con una intensità di effetti davvero notevole. La narrazione, che viene condotta con questa esigenza o corrispondenza intima, segue una linea spontanea di significazione poetica nella quale […]