Da un bell’articolo di G. Zandonà sul Mattino apprendiamo che il convento di San Giacomo tornerà a vivere: una parte è stata acquistata dai frati francescani minori di Padova e data in uso alla Comunità San Francesco, mentre un altro blocco è in trattativa per essere donato al Comune di Monselice. La chiesa è sorta nel 1162 per ospitare pellegrini e poveri di passaggio su un terreno donato dal comune di Monselice; dal 2016, anno in cui l’Ordine dei Frati Minori ha lasciato definitivamente il convento e la gestione della parrocchia, non conosceva una destinazione d’uso specifica ma ora potrà tornare ad una nuova vita. Si tratta di una struttura formata da molti edifici, con spazi ampi che si estendono da via san Giacomo a via Vo’ de Buffi e che sino a qualche anno fa, oltre ai frati, a un ostello e a varie sale per attività scolastiche o parrocchiali, ospitava anche una casa per le anziane Suore Elisabettiane. Ed è quest’ultima struttura che entro il prossimo anno avrà una nuova vita per ospitare le donne, le mamme e i consacrati che hanno chiesto un aiuto alla Comunità San Francesco di Monselice.
Questa realtà da 43 anni opera nell’ambito delle tossicodipendenze, con l’accoglienza degli ospiti e delle attività connesse negli spazi di via Candie e nell’eremo del monte Ricco; ora i frati francescani minori di Padova hanno acquistato dai frati minori di Bologna la parte del convento e della struttura “complesso di Santa Chiara” che ospitava le suore, per metterli a disposizione della Comunità: «La sede nel monte Ricco è stata chiusa per problematiche e difficoltà di gestione», racconta Monica De Angeli, direttrice della comunità San Francesco, «e le attività saranno spostate nel prossimo anno nelle due sedi che negli ultimi due anni stiamo ristrutturando con l’aiuto tecnico del Comune». Continua: «Ci saranno tre progetti a San Giacomo, quello di accoglienza di mamme e bambini e di donne negli spazi di Santa Chiara, mentre la parte del convento sarà dedicata ai progetti con uomini e consacrati», conclude la direttrice. «Stiamo chiudendo le pratiche e ci auguriamo di poter inaugurare presto la nuova sede». Anche il Comune di Monselice sta partecipando attivamente alla riqualificazione del convento, per evitare possibili cambi d’uso: «Il nostro ruolo è stato quello di trovare un modo per far rimanere lo stabile in uso alla parrocchia», spiega la sindaca Giorgia Bedin. «Stiamo trattando la donazione della villa Schiesari/Buzzaccatini, dell’ostello e degli spazi attigui. In questo modo non ci sarà un impegno economico da parte nostra, che sarebbe stato molto impegnativo, ma potremmo intervenire con fondi di finanziamento per la sua ristrutturazione». Al momento la villa e le pertinenze ospitano una scuola serale, un asilo privato e alcune sale adibite a corsi ed attività sociali: »Non cambieremo la destinazione d’uso, ci faremo carico della proprietà per continuare a darla in gestione alla parrocchia di san Giacomo» conclude Bedin.
Dal Mattino del 25 novembre2023 di Giada Zandonà