La rotonda del cimitero maggiore dedicata alle operaie della filanda Trieste

La giunta comunale ha recentemente intitolato la grande rotonda del cimitero maggiore alle operaie della filanda Trieste che nel 1878 organizzarono uno sciopero per denunciare le loro penose condizioni di lavoro. Nella nota seguente alcune notizie storiche. Lo stabilimento aveva sede sulla riva del Bisatto (via Argine sinistro) vicino al ponte ‘Delle grole’ ! (probabilmente tra il Bisatto e via Cavallotti)’. Nella foto si vede – in basso a destra- la grande ciminiera. Nel 1846 i Trieste fondarono una importante filanda a Monselice, la “Gabriel Trieste”, che dava lavoro, nel 1875, a 187 operai di cui solo 7 erano maschi; il resto erano donne delle quali venti di età inferiore ai 18 anni, 6 ai 14 anni e 10 inferiori ai 10 anni. Nella filanda, in cui si lavorava per otto mesi a partire dal primo di aprile, l’orario di lavoro era bestiale. Per tutti, uomini, donne e bambine, quindici ore e mezza d’estate e dodici ore e mezza d’autunno. Negli stessi anni l’anarchico Carlo Monticelli denunciava sulla stampa il deperi­mento fisico di queste ragazze, ‘diventate l’ombra di se stesse dopo qualche me­se di duro lavoro’. La situazione causò il primo sciopero delle operaie della filanda avvenuto nel 1878, sembra – a quanto dicono Francesco Selmin e Tiziano Merlin – sia stato il primo sciopero femminile in senso assoluto. La filanda del Trieste chiuse nel 1900, ma subito tornò in funzio­ne con un altro conduttore e rimase in attività per un altro quinquennio. Con la filanda prosperò nella bassa padovana […]

L’arte Femminile in mostra a Villa Pisani – (6-20 marzo 2022)

L’esposizione “Il segno opposto”, in corso a Villa Pisani di Monselice, racconta con immagini e parole un tema che l’autrice delle opere, Selene Bozzato, ha molto a cuore e a cui ha dedicato molta parte della sua ricerca: il femminile, in questo caso, in particolare, il femminile nell’arte. Le figure femminili nel mondo dell’arte non mancano ma la proporzione con gli artisti maschi è del tutto favorevole a questi ultimi, che nei manuali di storia dell’arte primeggiano a sfavore delle artiste, spesso escluse. L’esposizione si snoda in tre sale della splendida Villa Pisani, ogni sala ha un filo conduttore: l’omaggio a quattro grandi artiste, la ricerca di Selene Bozzato sulla femminilità, l’espressione della femminilità non solo nell’arte ma anche nel mondo quotidiano. Ventisette capolavori a carboncino, olii su tela e tecniche miste che hanno come protagonista la donna. La mostra è aperta e visitabile nei seguenti giorni ed orari: lunedì – martedi e giovedi 9:00-14:00; mercoledì e venerdì 9:00-17:00 Ingresso libero e gratuito.       Sito web di Flaviano Rossetto per info invia una mail a flaviano.rossetto@ossicella.it ;  Se hai notizie, foto  o ricordi su questo argomento contattami su FB https://www.facebook.com/flaviano.rossetto/ Se ti piace al storia di Monselice segui le pagine FB, cliccando su ‘Mi piace’ https://www.facebook.com/storia.monselice.ossicella https://www.facebook.com/ossicella.monselice ©  Tutti i diritti riservati     

La vita del conte Ettore Arrigoni degli Oddi raccontata in un libro

Sabato  10 luglio 2021 in  San Paolo a Monselice si è tenuta una giornata di studio sulla vita del conte Ettore Arrigoni degli Oddi durante la quale è stata annunciata la pubblicazione di un  libro sulla sua vita. E’ stata una bella iniziativa che ci ha permesso di conoscere la vita e gli studi di un nostro concittadino.  Autore del libro è l’avvocato Damiano Cappellari  che con tenacia e buona volontà ha ricomposto gli studi ornitologici del conte fondendoli con le vicende personali della blasonata famiglia.  Assai interessante la relazione di Leonardo Latella che ha presentato l’amico impagliatore del conte Vittorio Dal Nero [ qui ] noto tassidermista che accompagno e segui l’attività di studioso del conte. I conti Arrigoni degli Oddi sono stati sicuramente una delle famiglie più blasonate e autorevoli di Monselice. Sono stati anche i protagonisti della storia politica della città nei primi anni del Novecento e per qualche anno hanno retto le sorti amministrative e politiche del Comune: Oddo Arrigoni degli Oddi è stato sindaco due volte: dal 1899 al 1900 e dal 1905 al 1907; mentre il figlio Ettore lo è stato dal 1913 al 1914, per diventare poi deputato dal 1913 al 1921. Possedevano nel 1916 ben 400 ettari di terreno, quasi tutti nella omonima frazione. Il centro del loro ‘paesello’ è ancora occupato dalla villa padronale sorta sulle rovine di un piccolo castello. La massiccia e sontuosa costruzione, circondata da un parco secolare, sta per diventare un prestigioso luogo di ristoro per la […]

Concerto della banda in memoria di Silvano Burattin

Si è svolto domenica 27 giugno 2021 un concerto della banda cittadina n memoria di Silvano Burattin per ricordare i suoi 70 anni di presenza in BANDA città di Monselice. Il presidente Lazzarin ha promesso un concorso per le scuole x ricordarne la memoria. Un personaggio (suonatore) cortese e discreto che ha fatto onore alla comunità di San Cosma. Un esempio per i giovani

Al pittore Ezio Arosio il premio di pittura della Pro Loco 23° – 2020

PREMIAZIONE E INAUGURAZIONE 23° CONCORSO NAZIONALE DI PITTURA L’associazione Pro Loco di Monselice ha indetto e organizzato il 23° Concorso Nazionale di Pittura “Premio Città di Monselice”. Sono ben 135 i lavori che hanno preso parte al concorso, 16 in più rispetto alla scorsa edizione, realizzati da autori provenienti da diverse città fuori e dentro il Veneto. Una competente giuria artistica, composta da Gabriella Niero – Critico d’arte, Giorgio Laurenti – Pittore, Valerio Vivian-Critico d’arte, Massimo Betto – Collezionista, Mariagrazia Canazza- Presidente Pro Loco, ha esaminato i lavori d’arte contemporanea decretando una condivisibile classifica di merito che riportiamo: 1° PREMIO al pittore EZIO AROSIO di Lissone (MB) con l’opera “Spazio Sinergetico”, con la seguente motivazione: “Per la forza espressiva della composizione che evidenzia particolari tagli prospettici valorizzati dai segni grafici e dalle sfumature chiaroscurali. In accordo con l’atmosfera silente e surreale danno vita a una suggestiva atmosfera visionaria”. 2° PREMIO a DONINO BORIN di Caorle per l’opera “Il tronco tra le reti”, con la seguente motivazione : “Per l’atmosfera malinconica data a uno scorcio della laguna da cui trapela un senso poetico che è tradotto simbolicamente dai colori attraverso la tecnica pastosa e tonale”. 3° PREMIO a MARINA BASAGLIA di Cerea (VR) con l’opera intitolata “ Proposte” con la seguente motivazione: “Per la delicata interpretazione di una figura femminile che esprime stilisticamente, attraverso una struttura lineare ed un contenuto romantico, lo stile personale dell’autrice”. Dal 5 al 20 settembre le opere partecipanti rimarranno esposte nel Chiostro di San Giacomo. La mostra […]

La poesia ‘Incanto’ vince il concorso ‘Il poeta e il narratore’ 2019 – XII Edizione

La poesia ‘Incanto’ vince il concorso ‘Il poeta e il narratore’ 2019 Si è svolta sabato 7 dicembre 2019 presso la sala Pianoforte dell’Istituto Kennedy la serata finale di premiazione della dodicesima edizione del concorso letterario nazionale Il poeta e il narratore. Memorial Prof. Paolo Bernardini, organizzato dall’associazione ‘Amici delle Arti’ con il patrocinio della città di Monselice. In questa occasione le opere in gara sono state interpretate dall’artista, attore e poeta Francesco Destro, accompagnato dalle musiche di Federico Flamini e presentato da Camilla Donato. Il concorso, a tema libero, era dedicato a lavori inediti, mai premiati prima e mai pubblicati. Tra le poesie ha vinto Incanto di Chiara Marchiori. Al secondo posto invece si è classificata Viaggio di Marika Brun, al terzo Meriggio estivo di Tristano Tamaro. Quarte e quinte rispettivamente Quei giorni di Raffaello Corti e Wonderful Life di Giuliano Gemo. Oltre alla sezione riservata ai componimenti in versi, c’era quella dedicata al racconto. Ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio qui è stato Tanduri Mini Market di Ilaria Ferretti: un’originale, tragica e avvincente storia scritta in prima persona, ambientata a Roma. A seguire nell’ordine Tempo scaduto di Marina Scrivani, 7-6 al terzo di Barbara Benetti, Tutto il tempo dell’attesa di Monia Casadei, La banda dei mastini di Raffaele Montefusco. Ha ottenuto una menzione speciale Akebia di Melissa Mattei. Proponiamo di seguito il testo e un breve commento della poesia vincitrice. Incanto  di Chiara Marchiori Mi incanto. Dietro una finestra aperta sul mondo perfetto solo perché lontano. […]

Le coppie di innamorati di Marina Zattin alla mostra dell’Auser in villa Pisani

Le coppie di innamorati di Marina Zattin alla mostra dell’Auser in villa Pisani Si può visitare fino al 4 novembre 2019 nelle sale di Villa Pisani la Mostra di Pittura promossa dall’Auser di Monselice. L’esposizione si compone di numerose opere firmate da validi artisti come Valter Tamiazzo, Stefano Bizzaro, Claudio Tiberto, Roberto Garavello, Adriano Zogno, Vittorio Guglielmo, Luana Casotto, Bruno Donà, Stefano Carpanese, Lucia Maragno, Alessandra Rizzato, Marina Zattin, Gloria Parisotto, Graziano Marini, Teresa De Poli e molti altri. Vengono rappresentati con grande realismo alcuni tra gli scorci urbani e naturali più suggestivi del nostro territorio, ma c’è spazio anche per raffigurazioni differenti: dalle tele con protagonisti soggetti del mondo animale a quelle di carattere marcatamente astratto. Ci soffermiamo su due lavori di Stefano Bizzaro, nativo proprio di Monselice. Di professione disegnatore grafico, Bizzaro nel tempo libero ama dedicarsi alla pittura e in particolare ai ritratti. La sua arte si caratterizza per una straordinaria cura del dettaglio. Un elemento, questo, che risulta evidente anche osservando il suo Castello Cini Monselice. Il dispinto, realizzato con la tecnica dell’olio su tela, ci restituisce una bella istantanea dell’antico maniero, sul quale veglia il colle della Rocca. Il cielo limpido, il verde vivido della vegetazione e il glicine in fiore che orna l’entrata del complesso monumentale suggeriscono un’ambientazione primaverile. Significativo è poi Al di là del mare: Bizzaro propone qui la figura sensuale di una donna colta di spalle mentre si affaccia sul terrazzo, forse poco dopo il risveglio mattutino. Possiamo immaginare lo sguardo […]

L’acquerello di Roberto Scantamburlo vince il 22° Concorso di pittura 2019 della Pro Loco di Monselice

L’acquerello di Roberto Scantamburlo vince il 22° Concorso di pittura 2019 È Pausa, acquerello di Roberto Scantamburlo, l’opera vincitrice della ventiduesima edizione del Concorso nazionale di pittura Città di Monselice, promosso dalla Pro Loco e dal Comune. La premiazione e l’inaugurazione si sono svolte nel pomeriggio di sabato 7 settembre 2019 presso villa Ca’ Emo. A presentare la cerimonia è stata la critica d’arte Gabriella Niero, che componeva la giuria assieme al collega Valerio Vivian, al pittore Giorgio Laurenti, al collezionista Massimo Betto e alla presidente della Pro Loco Maria Grazia Canazza. Proprio Niero non ha mancato di sottolineare come sia raro che un acquerello batta la tecnica ad olio: il successo di Scantamburlo acquista quindi un valore ancora maggiore. Ben 119 i lavori che hanno preso parte al concorso, realizzati da autori provenienti da diverse regioni. La commissione artistica, dopo un accurato esame, ha deciso di aggiungere un premio in più rispetto a quelli originariamente previsti, a testimonianza dell’alta quantità ma anche qualità dei dipinti pervenuti. Questi rimarranno esposti a Ca’ Emo fino a domenica 22 settembre. La mostra è visitabile tutti i giorni escluso il lunedì con i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 19, il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19. Di seguito l’elenco completo degli artisti segnalati e di quelli premiati. Primo premio: Roberto Scantamburlo (opera 21, Pausa). Motivazione: per l’originale composizione data da quattro acquerelli che evidenziano i diversi piani prospettici colonizzati dalla luce e […]

L’arte di Adriano Zogno alla mostra dell’Auser

Suggestivi angoli cittadini, paesaggi naturali che ristorano l’anima, figure femminili piene di grazia ed eleganza, ma non solo. È indubbiamente una significativa vetrina per gli artisti del territorio la mostra di pittura allestita dall’Auser presso l’ex libreria di via XXVIII aprile a Monselice. Vi si trovano esposte opere di numerosi autori: tra loro Alberto Polato, Teresa De Poli, Claudio Tiberto, Giancarlo Brancalion, Roberto Garavello, Carla Baldon, Tarcisia Bettin, Leonardo Rizzo, Gloria Parisotto e Nicoletta Contran. Incuriosiscono in modo particolare il visitatore le creazioni di Adriano Zogno. L’artista, di Este, utilizza fili di metallo (rame, ferro e ottone) uniti tramite una saldatura e una brasatura a stagno, quindi colorati con tinte acriliche e bronzi liquidi ricoperti di vernice trasparente. In questa mostra sono presenti tre opere da lui realizzate. La principale raffigura una spiaggia divisa in due. A sinistra si vedono un bagnante sdraiato sotto l’ombrellone e un altro impegnato nel windsurf: ci sono, dunque, il relax, la spensieratezza e il divertimento tipici di una vacanza. A destra invece si riconosce il corpicino esanime di Aylan, il bimbo siriano trovato morto in riva al mare nel settembre 2015 dopo essere annegato mentre assieme alla famiglia tentava di raggiungere l’Europa a bordo di un barcone. Il contrasto tra queste immagini, evidenziato anche dal colore plumbeo assunto dal cielo nella seconda scena, è stridente e drammatico. A spezzare in due il quadro è il volto stilizzato di Cristo, percorso da un filo spinato che parte dalle nubi e si conficca nella sabbia come […]

Lo scrittore Andrea Zanetti

Andrea Zanetti, 35 anni, è nato a Venezia e vive a Pernumia. Lavora come controllore del traffico aereo al centro di controllo di Abano Terme ed è uno scrittore. Lo scorso ottobre ha pubblicato Leoni da Mar, secondo volume della trilogia Sulle ali del Leone, che ripercorre le tappe salienti della storia di Venezia tra la fine del Quattrocento e il Cinquecento. Come nasce la sua passione per la scrittura? «Deriva dalla passione per la lettura, che mi è stata trasmessa in famiglia: ricordo che quando ero bambino vedevo spesso mio padre con un libro tra le mani. Sin da piccolo ho quindi letto molto e negli anni ho letteralmente “divorato” le opere di Ken Follet, Tom Clancy e Wilbur Smith. Poi, avendo una spiccata fantasia, ho capito che mi piaceva anche scrivere. La prima prova l’ho fatta a 23 anni con un romanzo di fantascienza che però non sono mai riuscito a portare a termine. Nel 2015 mentre elaboravo la mia tesi di laurea, dedicata alla Repubblica di Venezia tra Quattrocento e Cinquecento, ho deciso che mi sarebbe piaciuto riprendere l’argomento raccontandolo attraverso il pathos di un romanzo». Il pirata Zuan, i valorosi comandanti Astorre Baglioni e Marcantonio Bragadin, l’ambasciatore Marcantonio Barbaro, il Doge, la spia Zorzi… Si può dire che Leoni da Mar abbia più protagonisti? «Sì, è così. Mediante il romanzo, l’idea è anche quella di portare il lettore a conoscere e a documentarsi. Per questo ho cercato di inserire nella mia storia diversi personaggi, quasi tutti […]

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