Nuovo libro sulle architetture locali: Le pietre di Monselice

Presentazione del libro: LE PIETRE DI MONSELICE. La geologia incontra la storia, l’arte, l’architettura di Franco Colombara e Massimo Trevisan Babbo Natale ci ha portato una nuova e aggiornata guida di Monselice che si propone di far conoscere i principali monumenti locali con particolare attenzione ai materiali lapidei impiegati nella realizzazione delle architetture. Il libro presenta via via curiosità e notizie originali sugli elementi che decorano gli edifici storici di Monselice . Interessanti sono le brevi note geologiche sulla natura dei materiali impiegati. Nella descrizione vengono privilegiati gli edifici e i monumenti dove più diffuso appare l’impiego di pietre e marmi nella speranza di avere gettato su di essi una luce nuova e originale. Il primo itinerario parte da piazza Mazzini e termina a Villa Duodo toccando il castello, Villa Nani, Santa Giustina e Villa Duodo. Il secondo percorso parte anch’esso da Piazza Mazzini toccando le chiese di Santa Rosa, Santo Stefano, San Martino e termina nel convento di San Giacomo. Moltissime le informazioni e le notizie storiche/architettoniche riportate nella pubblicazione che vuole informare il grande pubblico anche sui materiali che nei secoli sono stati usati dagli architetti che hanno operato sul territorio. Un punto di vista insolito, ma molto accattivante. Il libro è disponibile presso la libreria fahrenheit di Monselice al costo di 15 euro. Monselice 26 dicembre 2022 Flaviano Rossetto x ‘Vecchia Monselice’

Casa Capodivacca a Monselice, all’asta due appartamenti

DUE APPARTAMENTI DI CA’ CAPODIVACCA ALL’ASTA Il Mattino – a firma di Nicola Cesaro – dava notizia che il 14 febbraio 2023 all’asta finiranno due alloggi, un garage e un posto auto del complesso Ca’ Capodivacca, in via Luigi Gonzaga. La quattrocentesca Villa è infatti considerata tra le più antiche dimore di Monselice, storicamente legata alla famiglia padovana dei Capodivacca. L’antico palazzo è stato restaurato nel 2006 e 2016. Tra gli elementi distintivi, spiccano certamente le finestre, soprattutto quelle trifore ad archi a tutto sesto abbelliti con palmette decorative. All’interno, nel cosiddetto Salone nobile, è visibile ancora una intera parete affrescata con una decorazione quattrocentesca, a motivi geometrico- floreali simili ad un rivestimento marmoreo e a un tessuto drappeggiato. Si presume che l’edificio facesse parte di una fortificazione duecentesca utilizzata dopo come una splendida residenza signorile La base d’asta complessiva si aggira sui 270.000.euro circa. Non molto in verità. Maggiori info https://www.ossicella.it/monse…/villa-paradisi-capodivacca/ Monselice 15 dicembre 2022 – A cura di Flaviano Rossetto

Casa Turetta a San Bortolo di Monselice

CASA TURETTA a SAN BORTOLO Vicino alla rotonda di San Bortolo si intravede la storica abitazione dei fratelli Turetta che nel secolo scorso gestivano, in affitto, ben 80 campi dell’ospedale di Monselice. Erano molto conosciuti xchè militavano attivamente nel partito fascista. Svolsero una intesa attività politica usando le maniere forti in più di qualche occasione. Per quanti volessero approfondire rimando al mio libro sulla Seconda guerra mondiale disponibile in www.ossicella.it La loro casa – ora in stato di abbandono – è la classica villa padronale veneta. Un complesso composto da una casa di abitazione a due piani e da un’ampia barchessa dove si svolgevano tutte le attività contadine del tempo (stalla + fienile). L’immobile è tutelato dalla Soprintendenza: era una piccola cittadella rurale attorno al quale lavoravano e vivevano un centinaio di persone che si dedicavano alla conduzione di fondo agricolo. Il complesso è stato costruito durante la prima metà del XVII secolo, ma sicuramente il sito è più antico, al centro di una vasta e fertile pianura. Le attività erano beneficiate dalla strada regia che portava a Rovigo. Attualmente si presenta in pessime condizioni e sarà messa all’asta il prossimo mese di febbraio 2023. La stima del Tribunale è di 510 mila euro. La barchessa ha un grande valore storico x Monselice e potrebbe diventare un punto di riferimento culturale x la Bassa padovana. Ho potuto visitare l’edificio qualche anno fa ed era veramente imponente. Peccato che ora sia circondato dalle fabbriche della zona industriale, privandolo dello spazio x […]

Restaurata la storica casa Caccin

Lungo via 28 aprile, all’incrocio con via XI febbraio troviamo la bella casa Caccin, un tempo di proprietà comunale. E’ stata oggetto di un bel restauro che dà luce a tutta la via. Un esempio da seguire Monselice 29 novembre 2022

Nel 1938 si pensava ad un Nuovo Duomo a San Paolo e il Municipio alla loggetta

Nel 1938 il podestà Annibale Mazzarolli incaricò gli ingegneri Diego Carturan e Stanislao Ceschi di risolvere due problemi architettonici esistenti nel centro di Monselice, ovvero il nuovo duomo e il nuovo municipio. La chiesa doveva essere nel centro cittadino e capace di contenere 3.000 fedeli. I due ingegneri proposero di ingrandire la chiesa di San Paolo, abbattendo il vecchio municipio, e di ristrutturare la loggetta per ricavarne il nuovo Municipio. In questo modo si sarebbe ottenuto un nuovo gruppo urbanistico simile a quello già presente in molte città italiche: chiesa, palazzo comunale e castello. Questo comportava la sistemazione dell’area antistante al castello e la costruzione di una nuora e intonata strada d’accesso al Santuario. Il municipio sarebbe stato raccordato con la piazza e la Loggetta mediante la costruzione di una torre di media altezza. Tra il castello e la strada era previsto di far degradare il terreno con un’ ampia via fiancheggiata da cipressi e fiori. Una soluzione sicuramente discutibile, ma ricca di fascino. Bella l’idea di progettare un’ ampio slargo che raccordasse la strada con il castello e proseguisse lungo via del Santuario. Peccato che non sia stata realizzata.

Un castello e un’isola. Omaggio a Vittorio Cini

Mercoledi 15 dicembre 2021 presso l’aula Businaro del Castello di Monselice la Fondazione Giorgio Cini ha presentato il volume “Lo specchio del gusto. Vittorio Cini e il collezionismo d’arte antica nel Novecento”, curato da Luca Massimo Barbero, Direttore dell’istituto di Storia dell’ArtE. Il volume edito da Marsilio (Venezia 2021) raccoglie gli atti del convegno ospitato a San Giorgio nel 2017 e dedicato alla figura del grande mecenate, fra i più raffinati collezionisti di arte antica del secolo scorso. Nell’ambito dell’evento la storica dell’arte dott. Antonella Chiodo ha relazionato sui lavori di restauro del castello compiuti da Vittorio Cini sotto la guida dell’architetto Nino Barbantini. Il progetto di restauro prevedeva la trasformazione dell’antico maniero in un luogo di rappresentanza del giovane capitano dell’industria Vittorio Cini. I lavori iniziarono nel 1935 e terminarono nel 1937. Contemporaneamente iniziò l’arredamento del castello con acquisti mirati di mobili antichi, libri, quadri e statue, in parte ancora presenti qui a Monselice. La dotta relazione è stata accompagnata dalla proiezione di foto dell’epoca con i due protagonisti in primo piano. Sembra che celebre diva del cinema muto Lida Borelli – moglie del Cini – abbia sponsorizzato i lavori di restauro del castello, dove anch’essa soggiornò a lungo. Tra le persone che si sono interessate ai restauri la dott. Chiodo ha citato anche George Orson Welles (attore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e produttore) che nel 1949 è giunto nella biblioteca di Monselice per consultare il libro sul castello curato dall’architetto Nino Barbantini E’ stata una interessante iniziativa che ha […]

Alla ricerca della storia del Torrione. Campagna di scavi 2021

Da un video disponibile nel sito del Castello di Monselice e dai giornali locali apprendiamo – con piacere – che sono in corso nuove indagini archeologiche sulla Rocca, condotte dai proff. Alexandra Chavvarria Arnau e Gian Pietro Brogiolo, autorizzate con intelligenza dagli amministratori del Castello di Monselice, sotto l’egida dell’Università di Padova. Secondo il prof. Gian Pietro Brogiolo la costruzione del torrione risale al 1230 ed è stata voluta da Federico II, come la prima cinta di mura che circoscrive il mastio. Successivamente i carraresi intervennero anch’essi sulle mura, le loro modifiche si notano perché utilizzavano dei corsi di laterizi, intervallandoli alla trachite. Gli scavi 2021 intendono fare luce sugli interventi precedenti ai progetti dell’imperatore, in linea di massima si ipotizza di indagare sulle strutture edilizie presenti tra fine dell’undicesimo ed inizio del tredicesimo secolo, che vede la ricostruzione della chiesa di Santa Giustina in forme monumentali, dotata di una comoda residenza per la collegiata, collegata ad una grande torre difensiva di 8 metri di lato. Dagli scavi del 1980 sappiamo che c’e’ stata anche una fase altomedievale con una chiesa più antica di modeste proporzioni risalente alla seconda meta del decimo secolo. La chiesa a sua volta prende il posto di un primitivo edificio religioso della meta/fine del sesto secolo. In quel periodo venne costruito anche il castello di Monselice, probabilmente dai goti o dai bizantini. L’indagine vuole far luce anche sui depositi protostorici depositati sul bordo sommitale della Rocca che lasciano intravvedere importanti scoperte. Oppure nel link diretto […]

Il capitello del ‘600 in via Vetta a Monselice

Segnaliamo una importante testimoniaza della religiosità popolare monselicense: il capitello in via Vetta, 31. E’ molto antico, risale al ’600 ed è forse la struttura votiva più importante di tutto il territorio monselicense. E’ stato eretto in onore della Madonna in Trono con Bambino. Si trova presso la famiglia Barison. Anche se inserito nel suo cortile, il capitello risulta di proprietà del comune di Monselice perché era posto fino a qualche decennio fa sulla pubblica strada di via Vetta che passava davanti all’abitazione. Poi, con la costruzione del cavalcavia dell’autostrada, il percorso stradale si è spostato di una decina di metri e il tratto terminale della vecchia strada, col capitello, è stato acquisito dalla famiglia Barison. Merita una visita è una preghiera. Maggiori info nel libro di Romolo Brugiolo disponibili in PDF  https://www.ossicella.it/monselice/i-capitelli-di-monselice/  

Restauro dell’antica pieve di Santa Giustina

È terminato a fine luglio 2019 l’intervento di restauro che è servito per riportare al suo splendore originario l’antica Pieve di Santa Giustina. Il cantiere, partito a gennaio, ha rispettato i tempi previsti. La chiesa è stata inaugurata solennemente il 7 ottobre 2018 , giorno di Santa Giustina. I lavori sono costati circa 690 mila euro, cifra a cui hanno contribuito la Regione (440 mila euro), la Fondazione Cariparo (210 mila euro) e il Comune (40 mila euro). Il progetto è stato curato dall’architetto Fabio Zecchin. Nel dettaglio, si è provveduto a realizzare un cunicolo di aerazione nella parete nord per risolvere il problema dell’umidità, a sistemare il tetto (alcune travi erano in cattivo stato), a rifare gli intonaci, a rinnovare l’impianto di illuminazione e alla messa in sicurezza la torre campanaria. “L’ultima manutenzione rilevante della chiesa risaliva agli anni Trenta del secolo scorso: c’era quindi la necessità di intervenire. In futuro ci piacerebbe trovare anche le risorse per altri lavori sul campanile e sul sagrato oltre che per installare all’interno dell’edificio l’impianto di riscaldamento, attualmente non presente” spiega il parroco don Sandro Panizzolo. Il 7 ottobre 2018 alla presenza di moltissimi fedeli  è stato  presentato nel dettaglio l’intervento eseguito. La romanica Pieve di Santa Giustina è un luogo molto caro agli abitanti di Monselice e ha origini molto antiche. Costruita nel 1256, è una delle architetture storiche e religiose di maggiore pregio di Monselice, meta privilegiata di turisti e pellegrini. Viene utilizzata per accogliere anche concerti di musica sacra […]

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