La vita del tenore Pietro Fongaro in un libro

Giacomo Mainardi, ha scritto un libro dal titolo Pietro Fongaro, Un Tenore da Ricordare, nel quale rende omaggio al talento di Pietro Fongaro, raccontandone i successi ottenuti in Europa e in Giappone e i traguardi raggiunti nella sua carriera da tenore. Nato il 16 maggio del 1939 a Piacenza D’Adige, Pietro Fongaro nel 1971 si era diplomato con il massimo dei voti al conservatorio Cesare Pollini di Padova, dopo gli studi svolti con la professoressa Adriana Rognoni. È stato allora che ha intrapreso una straordinaria carriera artistica, purtroppo ancora oggi ignorata da molti dei suoi compaesani. Il debutto di Fongaro risale in realtà al 1970, quando si cimentò nella Cavalleria Rusticana vincendo il concorso Toti dal Monte, al Teatro Comunale di Treviso. Solo la prima di una serie di vittorie di concorsi svoltisi in tutto il territorio nazionale, ad esempio a Lonigo, Merano, Montichiari, Palermo, Vercelli e Foggia. Il tenore monselicense si è distinto anche in ambito internazionale, ad esempio vincendo il concorso Madama Butterfly di Tokio e facendosi notare dal tenore Giuseppe Di Stefano, che era nella commissione, e dalle madrine del concorso Magda Olivero e Maria Callas. Nella sua carriera Fongaro ha poi avuto modo di tornare in Giappone, con esibizioni a Tokio, Nagasaki e Osaka. Le sue interpretazioni del Rigoletto l’hanno invece portato nei teatri della Germania e dell’Olanda. Il tutto senza mai trascurare l’Italia, dove ha saputo mettere in piedi un’intensa attività concertistica nei teatri più importanti, come la Fenice di Venezia. Al ritiro dall’attività artistica […]

Non è più valida l’indulgenza concessa da Paolo V per le 7 chiesette, ma il Vaticano ci viene incontro…

Nel 1605 Pietro Duodo otteneva dal papa Paolo V la facoltà di erigere, oltre la chiesa di San Giorgio, altre sei cappelle, con la concessione, in via del tutto esclusiva, delle stesse indulgenze accordate ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori in Roma. Un grande privilegio per il nostro Santuario, ma – dicono alcuni ben informati – il Concilio Vaticano II nel 1963 ha di fatto annullato tutte le indulgenze date in passato e quindi sono venute meno anche quelle del nostro Santuario, comprese quelle relative alla grotta di San Francesco esistente un tempo sull’esedra. Già mons. Ezio Andreotti in occasione del Giubileo del 2000 aveva anticipato la triste verità, ma ora sembra ufficiale. Anche l’indulgenza dei Duodo è stata revocata. Gli ecclesiastici monselicensi sono subito corsi ai ripari e hanno chiesto aiuto ai colleghi romani, anche xchè bisogna dirlo la pergamena originale con la concessione della bolla papale è andata perduta, esiste solo un cenno in un elenco di atti papali. La risposta del Vaticano non si è fatta attendere e ‘sembra’ che a giorni dovrebbe arrivare una nuova indulgenza (o proroga della precedente) della durata di 7 anni, con tutti i timbri e autorizzazioni papali originali. Tutto bene quindi, il giubileo del 2025 è salvo e anche il nostro Santuario. La porta x il paradiso – per dirla come il giornalista Cibotto – riaprirà a breve. Nella foto la bolla del XVIII sec. del papa Clemente XIII che conferma l’indulgenza concessa da paolo V […]

Finanziato il completamento del restauro della casa ‘Bernardini’ sulla rocca

Il Gazzettino del 24 maggio 2024 pubblica il programma degli interventi che la regione Veneto ha finanziato per la Rocca.  Per Monselice – precisa il presidente Zaia durante un incontro elettorale – sono stati confermati gli impegni finalizzati alla conservazione dei tesori della Rocca primo fra tutti 350mila euro per il completamento dell’ex casa Bernardini, la sistemazione delle mura di Ca’ Marcello e delle Sette chiese e la completa fruibilità di cava della Rocca. Infine 2 milioni per il restauro conservativo dell’ex Casa Salotto (Casa Cattin). Venezia ha inoltre stanziato 256mila euro per risolvere le criticità idrogeologiche su via San Tommaso. Ottime notizie, ora attendiamo l’inizio dei lavori. UN PO’ DI STORIA   La famosa casa del prof. Paolo Bernardini, preside del Kennedy per molti anni, è stata costruita nel 1942 per i custodi che dovevano occuparsi della manutenzione della Rocca. Lo scavo delle fondamenta risale al 10 giugno 1940, giorno dell’entrata in guerra dell’Italia. Per accedervi si percorreva un (bellissimo) sentiero ricavato tra le 7 chiesette. Per le necessità quotidiane la famiglia utilizzava un carretto trainato da un asino che seguiva i numerosi muretti a secco che ancora esistono ai margini delle 7 chiesette. La loro strada potrebbe diventare un percorso naturalistico alternativo per accedere alla Rocca. La casa è stata parzialmente restaurata 2010 dalla Regione Veneto, ma non ha ancora una destinazione precisa. Maggiori info https://www.monseliceantica.it/le-viti-del-cini-sulla-rocca-e-la-casa-bernardini/ Maggiori info sono tratte dal sito WEB della ditta ARCHEOED nel quale sono contenute ottimi disegni e schede grafiche del progetto  https://www.archeoed.it/index.asp?lang=it&col=1&section=progetti&IDprogetto=15 […]

Uno sguardo sui nostri colli

Venerdì 6 settembre 2024, a Villa Pisani, è stato presentato il libro Lo sguardo sui Colli. Fotografie, mappe e paesaggi di ieri e di oggi, curato da Chiara Gallanti e Giovanni Donadelli.Un volume a più mani che pubblica interessanti mappe antiche dei nostri Colli sottolineando l’interesse dell’Università di Padova, nei primi del Novecento, per lo studio della geografia diventata materia d’insegnamento universitario. Nella seconda parte vengono pubblicate 14 foto panoramiche dei colli realizzate cento anni fa e commentate con foto attuali e schede comparative da Toni Mazzetti. L’opera intende segnalare le trasformazioni avvenute nel tempo e ritrovare i Colli Euganei del passato. Le foto in bianco e nero, su lastre, furono impresse dal giovane studente universitario Bruno Castiglioni. Nel suo intervento Toni Mazzetti ha sottolineato come il paesaggio euganeo da ‘ricamato’ sia nel tempo diventato ‘abbandonato’. Dove un tempo si coltivano gli ulivi ora cresce in modo disordinato il bosco. Sono spariti i muretti a ‘secco’ e i terrazzamenti che erano un elemento di pregio dei nostri colli. Infine un rapido cenno alle cave che hanno tolto dignità al paesaggio. Mazzetti ha sottolineato la necessità che sul territorio del Parco si pratichi l’agricoltura biologica con il recupero dei vitigni antichi. Un bel pomeriggio passato ad ascoltare voci amiche che hanno a cuore i nostri colli. Il libro costa 16 euro, merita una lettura ( anzi uno sguardo).

Trovati nuovi ornamenti e disegni medioevali nella chiesa di Santo Stefano

Il Mattino di mercoledi 28 agosto 2024 pubblica un documentato articolo sulle decorazioni medievali rinvenute durante i restauri della chiesa di Santo Stefano. Le nuove scoperte sono riprodotte all’esterno della chiesa in appositi panelli che per comodità alleghiamo qui sotto. Semplificando sono scritte, stemmi, volti di santi o benefattori, frutto dell’attività religiosa della chiesa dominicana. Naturalmente sarà necessario evidenziare nel progetto definitivo i nuovi affreschi e pitture. I lavori termineranno nel 2025 per una spesa di circa 2,4 milioni di euro. La vecchia chiesa romanica diventerà una sala x concerti e spettacoli. Monselice, 29 agosto 2024       Alleghiamo il Mattino del 28 agosto 2024    

Approvato il progetto di restauro della vecchia palestra di Ca’ Emo, ma i soldi non bastano

APPROVATO IL PROGETTO PER IL RESTAURO DELLA VECCHIA PALESTRA DI CA’ EMO, MA I SOLDI NON BASTANO L’anno scorso l’amministrazione comunale ha incaricato uno studio tecnico con sede a Cologna Veneta (VR) a predisporre un progetto di restauro del complesso di Ca’ Emo, contando sulla disponibilità della somma di € 856.000,00, ottenuta grazie al PNRR. Purtroppo i tecnici hanno rilevato come l’edificio sia in pessimo stato di conservazione e il recupero completo (consolidamento, risanamento e la riqualificazione delle sue pertinenze esterne) richiederebbe una spesa di oltre 2.000.000 di euro. Stante questa realtà l’amministrazione ha destinato tutte le risorse disponibili in cassa (856.000,00) al restauro della sola palestra di Ca’ Emo. Decisione scontata quindi, ma decisiva per gli interventi più urgenti. Speriamo che la gara per aggiudicare i lavori sia veloce e che l’amministrazione intercetti altri finanziamenti per completare il lavoro nell’area esterna.     LA DESTINAZIONE La vecchia palestra potrebbe diventare una sala polifunzionale ideale per riunioni e congressi e, perché no, anche i consigli comunali. Maggiori info su Ca’ Emo https://www.ossicella.it/monselice/ca-emo-e-ostello/   Fonte Deliberazione della Giunta Comunale n° 102 del 29-08-2024 [ Clicca qui….] Monselice 2 settembre 2024   Anche i quotidiani locali riprendono la notizia, qui sotto il Gazzettino di mercoledi 3 settembre 2024

Stanno terminando i lavori per il nuovo chiosco

Il Gazzettino di questa mattina (martedi 23 luglio 2024) ospita una lunga intervista con l’assessore Stefano Peraro nella quale anticipa i punti essenziali del suo assessorato. Tra le iniziative segnaliamo gli eventi per il prossimo Giubileo e l’elenco delle aeree che saranno interessate da un vasto progetto di generazione urbana. Infine anticipa che i lavori in via Argine Destro termineranno tra una settimana e subito dopo verrà messa a gara la gestione del nuovo chiosco che vedete nella foto. Maggiori info nel giornale oggi in edicola e che alleghiamo qui sotto.       Monselice 24 luglio 2024  

Al termine i lavori di consolidamento dei muri della 7 chiesette di Monselice

Stanno terminando i lavori di consolidamento dei muri laterali delle sette chiesette. La ditta incaricata dalla Regione Veneto sta procedendo con le ultime finiture e già si vedono chiaramente le pareti rifatte consolidando i vecchi sassi di trachite. Ricorderete che nel mese di marzo 2022 la Regione ha dovuto tagliare due cipressi secolari e puntellare delle mura perimetrali delle Sette Chiesette per impedirne la caduta. I muri antichi risultavano pieni di crepe, in molti punti minacciavano di cadere. I lavori sono stati affidati a una ditta monselicense per una spesa di circa 100.000 euro. Missione compiuta, tutto è pronto per il giubileo del prossimo anno. Il percorso di preghiera del Santuario Giubilare ritorna al suo aspetto antico e speriamo che ci porti ancora in paradiso… Maggiori info e le preghiere da recitare https://www.ossicella.it/…/sette-chiesette-di-monselice/   Monselice, 6 luglio 2024   © 2024 a cura di Flaviano Rossetto  per  https://www.ossicella.it/ Per storia di Monselice https://www.monseliceantica.it/ Contatti e info flaviano.rossetto@ossicella.it https://www.facebook.com/flaviano.rossetto

Ritrovate alcune vecchie foto della Pieve di Santa Giustina di Monselice prima dei restauri compiuti tra il 1920-1930

Sono state recuperate – in questi giorni – alcune foto della Pieve di Santa Giustina prima dei grandi restauri compiuti a partire dagli anni ’20 del secolo scorso. Come vedete dalla foto la situazione era completamente diversa. Un pesante soffitto, del 1787, riduceva l’altezza della chiesa. Sui lati della navata c’erano due altari e alla fine troviamo il coro e l’organo. Il pulpito è stato spostato nella laterale di sinistra. Naturalmente sono in corso alcune indagini sulle foto rinvenute per fugare ogni dubbio, tanti sono stati i lavori nella vecchia chiesa per riportarla al suo aspetto originario. Qui sotto il testo con il quale il Carturan, nelle sue memorie, racconta i lavori nella Pieve : Agli inizi degli anni venti sorge a Monselice un Comitato degli amici dei monumenti presieduto da E. Uccelli, avente lo scopo di valorizzare il patrimonio architettonico della cittadina. Tale Comitato manda petizioni all’amministrazione comunale, sensibilizza l’opinione pubblica con numerosi articoli sui quotidiani, si dà da fare in tutti i modi perché gli edifici storici vengano salvati dal grave degrado. Così, quando il restauro del Duomo Vecchio, nel 1926 appunto, è già in fase avanzata, Uccelli scrive un lungo articolo su “Il Veneto” informando tra l’altro che tra le pietre della facciata è stata scoperta una statua di molto probabile origine barbara. Negli stessi giorni anche il settimanale cattolico “La difesa del popolo” dedica un pezzo all’antica chiesa, pezzo che val la pena trascrivere integralmente: “Restituita la facciata del nostro Duomo nelle pure linee dello stile romanico […]

Riprodotto il sigillo trecentesco di Monselice nel selciato dei nuovi giardini

Nei nuovi giardini di via argine destro – in via di ultimazione – è stato riprodotto, a mosaico, l’immagine dell’antico sigillo medievale di Monselice. L’insegna raffigura, in campo circolare, la cinta muraria di Monselice con tre porte aperte della città, la porta centrale è raffigurata ( nell’originale) con un ponte levatoio su onde fluenti; in alto si nota la rocca con un mastio merlato. Il sigillo è un marchio (timbro diremmo oggi) usato in ogni epoca da istituzioni (Stato, Chiesa, ecc.), enti, o privati, per convalidare l’autenticità di un documento o per garantire da manomissioni qualsiasi tipo di chiusura cui si voglia assicurare l’inviolabilità. Quasi sicuramente potrebbe essere stato usato nella cancelleria medievale di Monselice, situata tra la chiesa di San Paolo e il Castello. Una bella iniziativa che ci ricorda l’antica fortezza di Monselice e che speriamo inviti i cittadini a riscoprire il nostro glorioso passato. Maggiori info https://www.ossicella.it/…/sigillo-trecentesco-di…/ Monselice 19 giugno 2024  

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