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Mulino di Bagnarolo di Monselice

Bella immagine del mulino del 1741 vista dal colle della Rocca nell’interpretazione di fra Antonio Bortoli. Si vedono 2 delle 4 ruote azionate dall’acqua del Bisatto che finiva poi nel canale che portava a Pernumia. In 8 secoli ha macinato miglia di quintali grano (ma anche tutti i cereali della zona: miglio, farro, avena et… e poi anche il granoturco) a beneficio dei monselicensi.
In basso a destra la corte rurale delle potentissime (e ricchissime)  monache di S. Zaccaria di Venezia, con un edificio con tre archi affiancato dal pozzo e dall’alto casone, destinato al ricovero degli animali. Dietro il mulino in alto s’innalza il grande caseggiato della famiglia Diamante, che per secoli era affittato ai mugnai di Bagnarolo. Sulla sinistra, infine, l’edificio a schiera con quattro alloggi, eretto nell’angusto spazio ritagliato tra la strada per Monselice e l’argine del Bisatto.
Il mulino ha una storia antichissima, forse inizia a macinare già nel duecento e continuerà fino al 1950 circa. L’edificio potrebbe ospitare un piccolo museo e diventare un punto di ritrovo e partenza per il turismo fluviale.
Foto tratta da un saggio di Claudio Grandis pubblicato nella storia di Monselice di Antonio Rigon, il testo  [ qui…]

© 2023 a cura di Flaviano Rossetto  per  https://www.ossicella.it/

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