Come Venezia, anche Monselice aveva il suo ‘Ponte dei Sospiri”: lo vediamo bene nell’immagine tratta dal ‘Catastico di San Francesco del 1741. Il ponte univa il Palazzo Pretorio – equivalente monselicense del Palazzo Ducale dove risiedeva il podestà ovvero il rappresentante della Repubblica veneta a Monselice – con la chiesa di San Paolo. Nel Palazzo pretorio si amministrava la giustizia e naturalmente, per i più cattivi, c’erano le prigioni. Per consentire ai carcerati di frequentare la messa o per chiedere l’ultimo perdono a Dio, avevano costruito nel Settecento un ponte aereo che univa le prigioni del palazzo pretorio con una piccola cella (chiusa con una grata) situata all’interno della chiesa di San Paolo. Da lì i condannati potevano assistere alla messa, senza scappare, o chiede a Dio almeno la salvezza eterna !.
La piccola e protetta celletta è ancora presente nella parete destra della chiesa. Uno stratagemma veramente speciale che sicuramente avrà strappato qualche … ‘sospiro’ ai carcerati che lo hanno attraversato per l’ultima…. volta. Si sa che i magistrati veneziani non erano molto clementi .. con i malfattori.
Negli ultimi 150 anni sono stati presentati molti progetti relativi alla sistemazione della chiesa di San Paolo e dell’area esterna. Ora la situazione si è conclusa con la fontana dell’archistar Mario Botta. Nel secolo scorso doveva essere costruito – in […]
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Il vecchio municipio (nella foto) era stato costruito attaccato alla facciata dell’ex chiesa di San Paolo che secondo la leggenda sarebbe sorta su un tempio dedicato a Giove. Successivamente San Prosdocimo lo consacrò al culto cattolico. La prima notizia, storicamente […]
By Flaviano Rossetto
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