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Chiesa e convento di San Francesco in Monselice

Convento di San Francesco

Chiesa e convento di San Francesco (demolito)

L’edificio e l’annesso convento erano situati dove ora c’è il convento delle monache di Clausura, in via San Biagio. Con la soppressione veneziana del 1769, viene venduto nel 1776 ad un privato, cui è concessa la facoltà di demolire parzialmente anche la chiesa ma che si impegna a tenerla comunque officiata (FERRARI, 1989, pag.31). Ridotta probabilmente alla sola parte absidale, la chiesa risulta ancora registrata nel catasto napoleonico. Si possono oggi riconoscere il pozzo dell’antico chiostro, la parete nord della sacrestia le fondazioni della chiesa e i muri di cinta dell’orto, presso il convento delle Carmelitane (FERRARI, 1989, pag 14), tuttavia i documenti grafici e testimonianze scritte ci permettono di ricostruirne la storia e la consistenza con una certa precisione. La chiesa, che del complesso rappresentava l’elemento più qualificato, risale alla metà del ‘200, ma comunque lavori importanti sono ancora in corso attorno al 1290. Dell’impianto originale c’è una fedele descrizione nella relazione della visita pastorale compiuta dal vescovo Pietro Barozzi nel 1489: la chiesa constava di un’ aula rettangolare (di circa 26 metri per 13) coperta da capriate lignee; sul fondo si aprivano tre cappelle (la principale e centrale più profonda), coperte da volte e affrescate. Nel 1494 viene costruita la cappella dell’Immacolata, a destra, presso l’ingresso, che si intravede nella stampa.

Il campanile, registrato nel catastico del 1741, ma non nell’incisione del Coronelli (1709), è da porre tra queste due date. Catastico ed incisione, assieme al precedente rilievo del perito Francesco Batali ci mostrano anche la facciata della chiesa, scandita da lesene, con un rosone posto piuttosto in alto e due finestre alte e strette (posteriori alla visita pastorale del Barozzi); l’ingresso appare senza protiro; arcatelle cieche (che però compaiono solo nel rilievo seicentesco) collegano in alto le lesene. Sono, quelli descritti, tutti elementi che riscontriamo anche nel coevo Duomo vecchio e in Santo Stefano: ma anche soluzioni già sperimentate o messe in atto in quel torno di tempo in vari cantieri padovani (battistero del Duomo, Eremitani, Santo, Cappella Scrovegni .. ), che dovevano essere ben presenti ai progettisti dell’edificio. (Scheda tratta dal libro di Massimo Travisan, Monselice illustrata, mappe, disegni e stampe, 1993 comune di Monselice)

Maggiori info sul catastico di San Francesco (inventario dei beni del convento) http://www.monseliceantica.it/catastico-di-san-francesco-1741/

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Catastico di San Francesco del Bartoli 1741 in alto a sinistra il convento di San Francesco

Sulla venerazione di San Francesco a Monselice segnaliamo la nostra scheda https://www.ossicella.it/monselice/affresco-di-san-francesco-cripta-di-san-paolo-in-monselice/


© 2023 a cura di Flaviano Rossetto  per  https://www.ossicella.it/

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