Dopo la 1^ Guerra Mondiale le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno. L’idea di onorare una salma sconosciuta risale in Italia al 1920 e fu propugnata dal Generale Giulio Douhet. Fu prelevata una salma per ognuna delle seguenti zone: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare. La scelta di quella da inviare a Roma fu fatta da una popolana, Maria Bergamas di Trieste, il cui figlio Antonio aveva disertato dall’esercito austriaco per arruolarsi nelle file italiane, ed era caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato.
La bara prescelta fu collocata sul fusto di un cannone in un carro ferroviario appositamente disegnato. Il viaggio si compì sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma a velocità moderatissima in modo che presso ciascuna stazione la popolazione ebbe modo di onorare il caduto simbolo. Il treno con la salma passò per Monselice il 30 ottobre 1921, onorato da migliaia di persone. La tumulazione della salma del milite ignoto ebbe luogo il 4 novembre 1921 sull’Altare della Patria. Nelle foto della collezione Ermes Temporin il passaggio per Monselice del feretro diretto a Roma.
A ricordo del passaggio venne murata nella porta Carpanedo ( vicino alla chiesetta di Santa Rosa) la lapide che vedete qui sotto.
Il 13 aprile 2021 il Consiglio comunale di Monselice ha approvato la delibera di indirizzo politico per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto. Il Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor militare d’Italia, in vista dell’approssimarsi della ricorrenza del centenario della traslazione del Soldato sconosciuto all’altare della Patria (4 novembre 1921), si è rivolto per promuovere il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di tutti i Comuni all’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) che, con nota del 16 settembre 2020, ha segnalato la proposta aderendo al valore dell’iniziativa, che è stata condivisa da ANCI Veneto, evidenziando come “dopo un secolo, celebrare il Milite Ignoto significa rendere omaggio alla forza, al valore e alla tenacia di tutti coloro che, in ogni tempo e in ogni occasione si sono sacrificati per la Patria” e ritenendo che il conferimento al Soldato sconosciuto della cittadinanza onoraria da parte dei comuni concorra “non solo a rendere omaggio alla figura del caduto, ma anche a renderlo cittadino di tutta la Nazione”.
In occasione della ricorrenza del 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Sindaco accompagnato dalle autorità militari depone una corona d’alloro alla lapide del “Milite Ignoto” collocata presso largo Carpanedo.
Filmato del treno dal corriere qui sotto:
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