Nella relazione della visita pastorale del vescovo mons. Veronese alla parrocchia di S. Paolo in Monselice il 4 maggio 1762 per la prima volta è nominato l’oratorio di S. Carlo Borromeo sul Monte Pignaro, proprietà dei fedeli del luogo. Vi si insegnava la Dottrina Cristiana ai fanciulli e in una casetta annessa abitava un eremita. Nella visita successiva, il 23 settembre 1781, il vescovo mons. Giustiniani trovò che oltre ad insegnare il catechismo, di tanto in tanto vi si celebrava la S. Messa. Il 23 settembre 1822, quando lo visitò il vescovo mons. Farina, l’oratorio di S. Carlo « ai Montesei » era proprietà della famiglia Fasolo detta Bergamasco. In quella visita si parla anche di un campaniletto con due campane.
Settantacinque anni dopo, in occasione della visita del vescovo mons. Callegari, il 21 novembre 1888, il parroco di S. Paolo di Monselice ci fa sapere che nell’oratorio di S. Carlo si conservava il Santissimo e la chiesa parrocchiale provvedeva affinché ogni settimana vi fosse celebrata la S. Messa. Quest’oratorio, che nel frattempo era stato ingrandito ed arricchito di un altare di pietra bianca dura al posto del vecchio altare di legno, fu la prima sede della parrocchia di Monticelli quando vi fu trasferita la parrocchialità di S. Paolo di Monselice in esecuzione del decreto con cui il vescovo mons. Pellizzo ridusse il 15 aprile 1919 le parrocchie urbane di Monselice alla sola parrocchia di S. Giustina, creando invece quattro parrocchie nel forese. Per quel che si riferisce a Monticelli quel decreto fu confermato il 18 giugno 1928 dal vescovo mons. Dalla Costa, che il 25 marzo antecedente aveva benedetto la prima pietra della nuova parrocchiale, in posizione più centrale, di stile romanico a tre navate, con annessi campanile e canonica. Fu inaugurata il 15 giugno 1930 e consacrata il 9 maggio 1949.
© A cura di Flaviano Rossetto – flaviano.rossetto@ossicella.it