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Chiesa di San Bortolo di Monselice

Chiesa di San Bortolo di Monselice

Le prime notizie storiche su questa località risalgono ai secoli tredicesimo e quattordicesimo e sono relative prima ad un ospizio di San Bartolomeo di Monselice e poi ad una chiesa. I documenti successivi elencano ripetutamente l’ « Hospitale sancti Bartholomei de Montesilice », che nella decima del 1297 e in un’altra di poco posteriore, quando era rettore il prete Gerardo, il quale fu esentato dal pagamento delle tasse. Non sappiamo quando fu fondato quest’ospizio. Troviamo solamente  un’investitura vescovile di beni del territorio di Monselice del 21 marzo 1288: « In hora qui dicitur sanctus Bartholomeus. .. ecclesia sancti Bartholomei » ed in un’altra pure in territorio di Monselice del 14 febbraio 1293 è presente « presbitero Gerardo de S. Bartholomeo », senza dubbio lo stesso che compare nella decima papale del 1297. In una visita pastorale del XV secolo il Vescovo Barozzi, indica quella di San Bartolomeo come chiesa campestre, precisando che mancava di sacerdote anche se gli abitanti ne avevano chiesto ripetutamente uno per la cura d’anime. Di fatto il titolare era un canonico di Padova che, pur godendo del beneficio di quella chiesa costituito da parecchi campi, non la curava affatto.

Interno chiesa di San Bortolo di Monselice

La visita pastorale del 1582 ci fa sapere che la chiesa e il beneficio erano annessi al seminario di Padova, il quale manteneva in loco un sacerdote che celebrava la messa festiva. Dal cardinale Rezzonico, nella sua visita del 13 luglio 1748, si sa che nei giorni festivi oltre alla Messa c’era anche l’insegnamento della dottrina cristiana a tutti i bambini della contrada.  Nel secolo successivo il vescovo Manfredini, nella visita del 22 agosto 1864, scrisse che nella chiesa di San Bortolomeo si conservava il Santissimo e che era una curazia sussidiaria della pieve di Santa Giustina, cui apparteneva il suo territorio. All’inizio del secolo ventesimo i frazionisti si adoperarono per creare per proprio conto una chiesa nuova capace di contenere tutti gli abitanti di quella zona chiamata ormai da tutti San Bortolo. Infatti nel 1904 il vecchio campanile fu demolito e cominciò la costruzione di uno più grande, che arrivò subito fino alla cella campanaria. Nel 1909 fu iniziata la costruzione di una nuova chiesa a una sola navata con quattro cappelle laterali.

 Nel 1904 questo fu ricostruito fino alla cella campanaria e cinque anni dopo, 1′ 11 giugno 1909, fu iniziata la costruzione della nuova chiesa ad una sola navata di stile gotico-romano con quattro cappelle laterali. Nel 1919 la chiesa di San Bartolomeo fu eretta parrocchia autonoma alla quale fu assegnata la larga zona di quella frazione. I lavori di completamento della chiesa continuarono e finirono sia pur in modo spartano. Nel 1930 la chiesa fu benedetta, divenendo un degno tempio per la nuova parrocchia. Dopo la seconda guerra mondiale il parroco don Silvio Resente abbellì la chiesa e nel 1956 riuscì pure a costruire l’asilo infantile.

 

San Bartolomeo ? Bonati 1879

 


© A cura di Flaviano Rossetto – flaviano.rossetto@ossicella.it