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Giorgio Cini (detto Barba Cini)

Giorgio CINI (detto Barba Cini) – ( Ferrara 1853 – Parigi 1917)

La famiglia Giraldi, era una delle più influenti della Monselice Ottocentesca, era proprietaria del castello di Monselice e delle principali cave di trachite della Rocca. Giorgio Giraldi, uno dei discendenti di quella facoltosa famiglia ebbe, tra gli altri, una figlia di nome Domenica che si sposò con Paolo Cini di Ferrara.

Giorgio Cini Papà di Vittorio Cini (quello che restaurò il castello)

Dalla loro unione nacque il 28 dicembre 1853, Giorgio Cini che intraprese la professione di veterinario sempre in Ferrara, ma abbandonò quasi subito gli animali per darsi allo sfruttamento delle cave. Con abili e fortunate azioni finanziarie riuscì a recuperare la piena proprietà del castello di Monselice, delle cave ereditate dalla mamma Domenica e gradualmente anche delle ultime azioni ancora in mano ai Giraldi. Avviò una grande azienda specializzata nella fornitura di pietre lavorate o da sottofondo che gli permise di aggiudicassi importanti appalti relativi alla fornitura di pietrame per lavori portuali e ferroviari. Con il passare degli anni divenne padrone di buona parte del Montericco, aprendo tre grandi cave. Costruì sul cocuzzolo del monte, sulle rovine di un antico convento, una splendida villa; un’altra ne eresse alle falde del monte stesso. Giorgio sposò (?) Eugenia Berti. Dallo loro unione nacque a Ferrara il 20 febbraio 1885 Vittorio Cini che continuò il lavoro del padre. Industriale e finanziere, senatore del Regno (1934), ministro delle Comunicazioni (marzo-luglio 1943) Vittorio fu nominato da Mussolini ‘Conte di Monselice’, anche per i grandi lavori di restauro compiuti nel castello di Monselice.

Il quadro ritrae Giorgio Cini con la sua fluente barba, tanto da essere ricordato dalla gente del Montericco come il ‘Barba Cini’. Il figlio di un contadino raccontava che Giorgio si faceva tagliare la barba da suo padre <<El ghe dasea diese franchi e dopo el tacava sta barbona in soasa e la metea in vista, el se godea a mostrarghea ale siore che capitava nel palazo>>. Giorgio dispose nel 1910 – senza successo – la fondazione di un’opera pia in nome di sua madre Domenica Giraldi Cini, diretta a sovvenire nella sua villa 4 persone bisognose, le più vecchie, almeno di 65 anni residenti sul Montericco. Giorgio Cini mori improvvisamente a Parigi il 9 maggio 1917.

Il figlio Vittorio fece costruire in suo onore nel 1936 il solarium detto appunto ‘Giorgio Cini’ destinato ad ospitare bambini gracili, bisognosi di sole, di vita sana e controllata. Ora l’edificio accoglie la scuola elementare statale ‘Giorgio Cini’. Il quadro nella foto era appeso nell’ufficio della Superiora delle ‘Sorelle della Misericordia’ che avevano in gestione il solario ‘Giorgio Cini’ e lì è rimasto fino ai nostri giorni, circondato dai bambini del Montericco a perpetua testimonianza delle generosità dei Cini per i fanciulli monselicensi.


© A cura di Flaviano Rossetto – flaviano.rossetto@ossicella.it