La pescheria venne fatta realizzare dal Comune tra il 1891 e il 1892 su progetto dell’ing. Giovanni Moretti. L’area in cui sorse l’edificio era stata in precedenza occupata da preesistenti vecchi fabbricati privati adibiti a residenza e depositi commerciali. Con l’acquisizione dell’area avvenuta nel 1890, il Comune provvide all’abbattimento dei vecchi immobili per far posto alla nuova pescheria che doveva, nelle intenzioni iniziali, servire anche da mercato coperto per la frutta ed erbaggi; tuttavia lo sviluppo successivo di questi mercati e le conseguenti esigenze che ne scaturirono, rese inadatto e insufficiente lo spazio disponibile, assicurando l’uso esclusivo della struttura a mercato del pesce.
L’area esterna, inizialmente lasciata a terreno erboso, fu subito dopo sistemata pavimentandola in selciato di trachite; nel 1936 la piazzetta fu dotata del caratteristico anello da pozzo di stile veneziano recuperato dal cortile della vecchia Casa di Ricovero di via Santo Stefano Superiore, anche essa di proprietà comunale. A seguito di una incursione aerea avvenuta nel febbraio del 1945, la pescheria e altri fabbricati limitrofi furono gravemente danneggiati. La stessa venne restaurata nel 1946.
L’assetto planimetrico è dato da un unico vano di forma rettangolare avente dimensioni interne di m 18,80 x 7,90 con un’altezza utile sottocapriata di in 7,70
UN PO’ DI STORIA SUL PONTE DELLA PESCHERIA
Dal Marin Sanudo una ricostruzione storica e dalla documentazione esistente si desume come l’area limitrofa sul quale insiste attualmente il fabbricato della Pescheria avesse una conformazione molto diversa dall’attuale, almeno fino alla seconda metà del Settecento, periodo nel quale la città iniziava a svilupparsi al di fuori della cinta muraria. Si presume che, in base alla testimonianza riportata nei quaderni di viaggio del Mazzaroli, alla data del 1605, una delle 5 porte di accesso alla città mu rata di Monselice fosse la cosiddetta “Porta Pescheria o Porta Navi” che metteva in comunicazione l’attuale Piazza Mazzini con —appunto- il Ponte della Pescheria. Una “veduta” settecentesca della porta testimonia l’esistenza di alcune costruzioni in aderenza costeggianti i lati del Ponte della Pescheria. Della Porta Pescheria, confinante con l’attuale Torre dell’Orologio, fatta erigere dal nonno di Marín Sanudo, sí sa che venne fatta demolire dal Comune nel 1825; la demolizione coincise col passaggio per Monselice dell’Imperatore d’Austria Francesco P avvenuta il 15 luglio del 1825 e, nella stessa occasione, venne allargata la via che dalla Piazza porta al Ponte della Pescheria.
Per tutto quanto sopra esposto, in ragione del suo essere significativa testimonianza del decoro architettonico attribuibile ai primi decenni del XX secolo, applicato a edifici pubblici funzionali e ottenuto mediante la composizione, semplice ma rigorosa, del rivestimento lapideo della facciata, si ritiene il fabbricato meritevole di tutela storico-artistica ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.lgs. 42/2004.
La ristrutturazione e cambio destituzione
Il fabbricato ha continuato a svolgere la sua funzione di pescheria fino a luglio del 2010. Il comune mediante una gara affidò lo stabile in affitto a chi lo avesse restaurato per farlo diventare un locale pubblico. Purtroppo il locale non ebbe fortuna e alla gestione passò più volte a diverse persone.
Studi sul commercio del pesce a Monselice
Consigliamo lo studio di Bottaro, Francesco dal titolo “Pesca di valle e commercio ittico tra Padova e Monselice nel Quattrocento : tesi di laurea : anno accademico 2000-2001″ relatore: Antonio Rigon ; laureando Francesco Bottaro
© 2024 a cura di Flaviano Rossetto
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