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Storia del Solario ‘Giorgio Cini’ (1934-1959)

I lavori per erigere il Solario Giorgio Cini iniziarono nel 1934, anno in cui il senatore Vittorio Cini, in memoria del padre, provvede a far edificare sulle propaggini meridionali del Monte Ricco un edificio destinato ad accogliere bambini gracili, bisognosi di sole, di vita sana e controllata: 35 i posti letto, 200 gli ospiti per soggiorno diurno. Il complesso, donato alla Federazione dei fasci di combattimento di Padova, dopo appena due anni viene notevolmente ampliato e reso capace di 200 posti letto, attrezzato per ospitare colonie estive diurne con turni di circa 300 unità.

Il complesso viene inaugurato il 20 settembre 1936, si è conservato un ampio servizio fotografico.

La gestione è affidata al presidente del comitato comunale dell’Opera nazionale maternità e infanzia. Gli ospiti permanenti arrivano da tutto il padovano, inviati dai vari enti di assistenza; la colonia estiva, per due o tre mesi, funziona per i ragazzi poveri di Monselice.

Nel 1938 si ipotizza la destinazione dell’istituto a ‘colonia agricola’; il senatore Cini fornisce i mezzi per l’acquisto di un podere di oltre cinque ettari, ma l’idea si arena di fronte all’impossibilità di iniziare seriamente al lavoro individui fino ai 12 anni. Il successivo progetto di trasferire in un nuovo padiglione ragazzi di 13-14 anni per educarli ad una professione si dilegua, scavalcato dai tragici avvenimenti bellici.

Occupato tra il ’44 e il ’45 dalle SS tedesche, con il pericolo sempre incombente dei bombardamenti che tormentano la vicina stazione ferrovia­ ria, gli ultimi ragazzi rimasti perché senza famiglia sfollano dal Salario presso i locali dell’asilo Tortorini. Si chiude così la prima fase, quella delle origini, con una cesura che avrebbe potuto significare lo spegnersi di un’idea caritativa o la distruzione fisica.

Tuttavia il personale, rimasto al proprio posto, si adopera con tale abnegazione che la vita al Salario rinasce, pur tra enormi difficoltà. L’erario prende intanto possesso dell’immobile nel settembre 1945, sottraendolo all’Opera Nazionale Balilla cui nel frattempo era pervenuto. Comincia così un lungo calvario burocratico che si concluderà solo nel ’59, con la costituzione in ente morale del Salario Giorgio Cini e la stipula di un contratto di affittanza ventinovennale con il comune di Monselice.

La generosità del senatore Vittorio Cini non viene mai a mancare e grazie ai suoi interventi trovano via via compimento manutenzioni ed ampliamenti, come quello della cappella annessa al Salario, officiata con regolarità in un primo tempo dai francescani di San Giacomo e poi da un cappellano della parrocchia. È però il servizio scolastico a dare le preoccupazioni maggiori. All’inizio i bambini vengono accompagnati ogni giorno alla scuola pubblica, provocando disagi per la lontananza dell’edificio e per l’inatteso affollamento. Poi ecco la possibilità di provvedere alle prime tre classi: tra il ’48 e il ’53, ricavando aule da spazi destinati ad altri usi o costruendo un nuovo edificio, tutto il corso elementare finalmente ottiene decorosa sistemazione.

Gli anni cinquanta vedono un generale ammodernamento degli impianti e dei servizi: ci si allaccia all’acquedotto comunale, vengono introdotti i bruciatori a nafta per il riscaldamento, in lavanderia e nella cucina, si allarga il refettorio, si ristrutturano le sale di ricreazione, compaiono strumenti di lavoro che alleviano le tante operazioni manuali compiute dalle pazienti suore, dedite dalla fondazione al buon andamento dell'[stituto.

Ma il tempo trascorre, lento e inesorabile: invecchiano le strutture, mutano le abitudini e le esigenze, si assiste a profonde innovazioni legislative in campo assistenziale. 

Con decreto  N. 570. Decreto del Presidente della Repubblica 26 maggio 1959, su proposta del Ministro per l’interno, il Solario
“Giorgio Cini”, con sede nel comune di Monselice (Padova) viene eretto in ente morale e ne viene approvato, con modifiche, lo
statuto organico. 

Successivamente anche l’Ente Morale viene sciolto con decreto della Regione veneto 204 del 27/02/1987 e tutto l’edificio e i beni trasferito al comune di Monselice.

Continua..

 

 

 


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